contatti Piccole Inquisizioni. Recensioni Amatoriali: Sulaiman Addonia. La conseguenza dell'amore.

venerdì 25 novembre 2011

Sulaiman Addonia. La conseguenza dell'amore.

"Qualunque cosa succeda,io non morirò.Farò tutto quello che sarà necessario,perchè io non ho ancora vissuto,perchè desidero disperatamente vivere. E la vita, lo so, è bellissima." 
(La conseguenza dell'amore. Sulamain Addonia )
Oramai sapete che da quando mi sono messa a recensire nel mio blog, è mia abitudine fare delle prolisse ed estenuanti premesse. Probabilmente molti di voi alzeranno gli occhi al cielo se vi dicessi che anche per questo libro farò una premessa,  però la notizia consolante è che essa non sarà lunga,  questa volta.
Premetto che questo libro verrà recensito con quella primordiale sensazione  di petto e di pancia che è il mondo dei sentimenti, e vi metterò poco o nulla del cervello. Perchè credo che se un libro annulli le inibizioni della coscienza, non badando alle problematiche come la forma e la sintassi(che qui non sussiste perchè questo libro raggiunge quasi il Mantra,ma vi spiegherò bene più sotto il motivo della mia affermazione) e invece catturando il lettore in un mondo parallelo, quasi isolandolo dal mondo reale, esso ha raggiunto lo scopo primo, ovvero quello di EMOZIONARE ed trasmettere il mondo stesso tramite delle pagine.
 E spiace molto che questo autore non sia famoso al pari di Grossman ,Addonia proprio come l'autore  israeliano, racconta le problematiche, le storie d'amore e di tradimento, sullo sfondo delle loro tormentate terre.
Il problema è che Addonia racconta un tema controverso, crudo e trascendentale come la religione islamica. Ma sotto il punto di vista di chi è  fortemente contro gli insegnamenti dell'Islam. 
(Nei paesi Islamici questo libro è vietato perchè ritenuto "proibito" ed è uno dei motivi per cui questo autore non è famoso come doverosamente dovrebbe essere.) 
Per lui,che ha vissuto anni in paesi islamici e condivide con il protagonista la nazionalità eritreo/etiope, questo libro non  è solo strumento di denuncia,  ma  racconta le conseguenze di una cultura così restrittiva quanto opprimente. Narra di quelle persone che nonostante la forte imposizione, trovano un modo di essere critiche e di opporsi a questa religione.
E Addonia lo racconta sotto forma di una storia d'amore travolgente, sensuale e delicata.

Questo romanzo parla di un giovane di nome Naser, che viene abbandonato dalla madre per via di una sanguinosa guerra e portato in Arabia Saudita insieme al fratello e successivamente abbandonato a sua volta da uno zio fanatico religioso.
Non ha molti amici e quelli che ha sono eccessivamente sopra le righe, con un rapporto sul filo del disprezzo, affetto e attrazione sessuale perversa e repressa. Perchè le donne, che non sono promesse spose e di cui le famiglie non si sono accordate attraverso delle "doti", sono proibite. L'uomo e la donna liberi non posso stare insieme, pena la morte.
E capita che attraverso il ricordo della madre che lo aiuta ad andare avanti,  nonostante  lui conduca un'esistenza assolutamente disillusa ed opprimente, una ragazza velata con un paio di scarpette rosa gli lancia ai piedi un bigliettino.
Da lì partirà una sorta di "rinascita" del protagonista, e nonostante le relazioni siano proibite, lui inizierà una fitta corrispondenza ed una lenta nascita di una delle più belle e più tragiche  storie d'amore che io abbia mai letto.
Una storia d'amore, ma non solo: amore inteso come ricordo, come amicizia sincera. Le persone che sono donne o  legate a delle donne, sembranno essere i personaggi positivi del libro, quelli che dimostrano in qualche modo di amarle,dimostreranno di capire il notro protagonista, dando il via a bellissime e commovernti dimostrazioni di affetto (come l'anziano  burbero ed affettuoso Halal) nei confronti di Naser.
Non c'è una via di mezzo: i protagonisti amano intensamente ed i antagonisti, odiano e architettano piani malvagi pieni di meschinità e subdolità, infatti i personaggi che sembrano odiare le donne e le rifiutano, sono ritratti come i peggiori del libro ...Questo libro è fatto di forti emozioni, debolezze, personaggi caratterizzati e momenti in cui si piange così, senza volerlo.
E' un libro che raggiunge il Mantra della perfezione in qualunque lato in cui lo si guardi: lo stile è scorrevole, tagliente nonostante le scene più eclatanti siano descritte con delicatezza, ma quella delicatezza che fa contrasto con la crudezza e forse per questo risulta più forte di mille scene esplicite. E' un libro musicale, evocativo, scritto in modo coinvolgente e sentito,  non ha tempi morti ed è così scorrevole tanto che che si è capaci di leggerlo in meno di un giorno.
Un libro che è stato scritto con la dolcezza e la crudezza di cui solo il cuore a volte è capace. Proprio per questo ho cercato di usare proprio il cuore per far capire le sue chiavi di lettura.
Questo libro dovrebbe essere distribuito di più fra i giovani, altro che le storie pseudosdolcinate e modaiole di Moccia! Questo libro fa capire il vero significato dell'amore, un piccolo classico moderno.
Spero che Addonia scriva ancora, perchè in questo libro la tensio ed il pathos hanno un qualcosa di sublime.
Voto: 10 e lode. (di più non c'è perchè meriterebbe il massimo esistente!)







 
 


 
 

 

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