contatti Piccole Inquisizioni. Recensioni Amatoriali: Doppio regalo di Primavera 3096 Giorni/La sposa inglese

venerdì 13 aprile 2012

Doppio regalo di Primavera 3096 Giorni/La sposa inglese









Carissimi, vi chiedo profondamente scusa se ho aggiornato abbastanza tardi questa volta, ma una catena di eventi ha preso il sopravvento rispetto ai normali aggiornamenti sul blog:  i soliti esami da preparare,  in un leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia(lo ammetto senza problemi),  e varie feste di compleanno. Vari impegni scolastici e diciamo in modo scherzoso"mondani", hanno fatto passare in secondo piano il blog.
Siccome finalmente ho un minimo momento di respiro da tutta questa bolgia,  ne approfitto per recensire i penultimi due libri che ho letto.
Il motivo reale è anche un altro: vorrei fare una doppia recensione per farmi perdonare la lunga assenza, e siccome ho finito da poche ore "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh, di cui  senz 'altro merita la più lunga e articolata recensione, colgo l'occasione per recensire questi due libri, in modo articolato sì, ma non come il gioiellino della Diffenbaugh.
In poche parole vorrei offrirvi un "antipasto" prima della portata principale, di certo sostanziosa e speciale.




Natasha Kampush: 3096 Giorni.


"Ora mi sento abbastanza forte per raccontare tutta la storia del mio sequestro."




                                                                Autore: Natasha Kampush
                                                               Genere:Documentario autobiografico
                                                               Titolo: 3096 giorni
                                                               Editore: Bompiani
                                                               Pagine:308 Anno:2010
                                                            




Di solito io faccio una piccola premessa e come sempre, non mi smentisco mai.
Questo libro mi fu imprestato dalla mia coinquilina/compagna di sventure/fornitrice di droga letteraria.
All'inizio quando me lo prestò, storsi un pochino il naso perché pensai che fosse una delle solite trovate pubblicitarie per sfruttare l'ennesimo evento mediatico disastroso: purtroppo queste cose orrende attraggono il pubblico peggio che gli avvoltoi.
Tra l'altro di recente si dice che vi siano controversie nella versione detta dalla Kampush: indagini e robe varie cercano di smontare questa versione, che a detta di alcuni è solo quella "ufficiale".


Realtà nascoste o sfruttamento  mediatico dell'onda per poter ancora sollevare polveroni su una vicenda tragica, trascurerò questo lato per raccontare innanzitutto la disgrazia umana di una persona che ha visto per un pezzo importante della sua esistenza ( l'infanzia e poi dopo l'adolescenza, in cui di solito si passa i migliori anni della vita), solo l'orrore e il buio.
Natasha Kampush è stata rapita nel 1998  e  si è auto-liberata nel 2006. Ha vissuto otto dei suoi anni più preziosi ad essere maltrattata fisicamente e psicologicamente, denutrita e  usata come serva nei piani oscuri di una persona con chiare turbe psichiche nascoste in un manto di ordinarietà, fin troppo linda per essere reale (infatti  Wolfgang Priklopil, il suo carceriere, era un ingegnere della Siemens, con un' ordinaria vita casa e lavoro. Insomma, il classico insospettabile).


Lei era una bambina con un passato difficile, la quale meritava di meglio che un'isolamento forzato, ma allo stesso tempo, con una forza sconosciuta perfino a se stessa, non si è fatta  piegare da tutta quell'onda di violenza e morbosità.


Nonostante il male che le ha fatto, ha trovato perfino la forza di perdonare il carceriere e di trovare delle motivazioni per i suoi gesti a dir poco crudeli.
Molti telegiornali hanno condannato questo suo atteggiamento incriminandolo come "Sindrome di Stoccolma" :secondo me è la prova definitiva della sua forza di carattere e serenità interiore, che ha fatto si di non piegarsi mai.
La televisione e i media sono facili a condannare chi non si comporta secondo un copione scritto, in cui il bene è bianco e il male è nero, senza provare il minimo sforzo a comprendere veramente chi ha passato cose così tremende.


Alla fine non mi sento nemmeno di giudicarla una vittima, perché personalmente, non so se avrei trovato tutto il coraggio a cui ha attinto lei in piene mani.
Io non mi inoltro in altri dettagli perché è una mia tradizione, ma in questo caso, in effetti,   sono troppo cruenti per essere descritti in un blog. 
Io stessa  non voglio trattare con troppa leggerezza l'argomento, il quale per il rispetto di Natasha e di altre vittime di casi analoghi, meriterebbe la giusta delicatezza e empatia.


Il libro, siccome  non è di fantasia, non permette  di giudicare il testo e lo stile, come accadrebbe in un romanzo di pura narrativa. So solo che è scritto con uno stile crudo, scorrevole, con una nota di comprensione e speranza, che rendono questa testimonianza così sentita e forte.


Io credo che le vittime di questi crimini non vadano compatite perché i media ci hanno convinto che compatendo si dia un aiuto concreto.
Non c'è nulla di più distorto e sbagliato: vanno ASCOLTATE e non giudicate.etichettando il loro comportamento , vanno comprese non tanto per dare un numero di ascolti in più in uno spettacolino osceno come la tv di questi ultimi tempi, ma per fornire un concreto aiuto e un' accorata compagnia a chi la solitudine ha piegato la loro vita.


Voto: 9






Lynsay Sands: La sposa inglese


                                                                 
                                                               Autore: Lyndsay Sands
                                                               Genere:Romanzo sentimentale e storico
                                                               Titolo: La sposa Inglese
                                                               Editore: Harlequin Edizioni Storiche
                                                               Pagine:300 circa Anno:2009


Ed eccoci di nuovo qui, dopo un'oretta di puro ozio su Facebook, per riposare i neuroni e per riordinare le idee e cucinare una parvenza di pranzo.
Anche questo libro mi è stato imprestato sempre dalla mia  spacciatrice di droga libraria di fiducia.
Questo libro fa parte della collezione Harmony Storica, ma nonostante qualcuno di voi inizierà a storcere il naso e ad alzare le spalle, è urgente dirvi che la qualità del romanzo in questione è di gran ben lunga superiore alle solite pubblicazioni Harlequin.

Per alcuni la collezione Harmony è sinonimo di stereotipo e dozzinalità, perché in effetti alcune collane hanno la stessa caratteristica di avere le trame completamente uguali e di trascurare la  cura per gli intrecci.  Spezzando una lancia a favore di queste collane, vi è  anche da dire che per il rapporto qualità prezzo è anche giusto aspettarsi un prodotto meno definito, rispetto un libro che magari costa il doppio, con un formato e una copertina più curati e  una trama più articolata.

Devo dire che ora, non so se è la collana Storica ad essere più curata (in effetti, il prezzo  di questa collana  è un  più alto rispetto alle altre) oppure è l'autrice ad essere particolarmente brava( Lindsay Sands è molto nota anche per aver scritto romanzi al di fuori della collana Harlequin), fatto sta che "La sposa inglese" è un libro sorprendentemente vario e sostanzioso: insomma una vera sorpresa nel senso positivo.

La storia narra le vicende   di Kyla, una giovane nobile inglese, la quale è stata data in sposa ad un  crudele  conte scozzese, conosciuto come MacGregor, dalla moglie del fratello di lei, la quale vuole sbarazzarsene per prendere tutta l'eredità.

Mentre è in viaggio insieme alla sua vecchia nutrice,  il suo carro viene assaltato da un bellissimo e alquanto misterioso personaggio, che si rivelerà un accanito rivale di MacGregor, per via di un passato di faide reciproche.

MacDonald(l'uomo misterioso) decide di sposare Kyla, apparentemente per fare un torto a MacGregor,ma in realtà egli si  innamora  perdutamente fin dal primo momento di Kyla e quando ella dirà di essere pazza per evitare il matrimonio, accadranno mille eventi avventurosi  che porteranno ella a capire che prova la stessa identica cosa per lui.

Mi fermo qui per non dire altro, però la cosa che mi ha colpito molto è la fedeltà alta ai scenari ed alle situazioni ambientate nel Medioevo inglese: si vede molto il lavoro di documentazione fatto dall'autrice.
Un'altra perla è la caratterizzazione a tuttotondo dei personaggi: non vi è mai un tratto né completamente negativo, né mai completamente positivo, nemmeno nella protagonista principale.
Ed è questa adorabile miscela di difetti e di pregi che rende i protagonisti adorabili e degni di seguire pagina dopo pagina le loro avventure, fino a finire il libro tutto d'un fiato.

Vi è azione e avventura, è tutto calibrato in modo da risultare piacevole e completo. L'avventura si mescola all'amore in modo uniforme, come una zuppa in cui tutti gli ingredienti sono miscelati nel modo giusto,donando un gusto indimenticabile. 
Non è il solito romanzetto, è qualcosa di molto, molto di più.



Voto: 9/10





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