contatti Piccole Inquisizioni. Recensioni Amatoriali: Veronika decide di morire. Paulo Coelho.

martedì 25 ottobre 2011

Veronika decide di morire. Paulo Coelho.

"Non ti devi vergognare di essere amato. Ti chiedo soltanto di premettere di amarti,
di suonare il pianoforte per te ancora una sera, se ne avrò ancora le forze.
 In cambio,vorrei solo una cosa:se sentirai qualcuno dire che sto morendo,
 corri all'infermeria, dimodochè possa realizzare il mio desiderio."


(Veronika decide di morire)




C'è una sorta di bombardamento di Paulo Coelho.

E' estremamente noto da tutte le parti,non c'è sito o post di vari social network che non sia citato.

Infatti,si sa che il network e il mondo della rete in generale, cavalca l'onda del momento e determinati trend.
( Lo ammetto,sono io la prima a farlo, come del resto più o meno tutti quanti.)
E forse questo m'insospettiva un pochino, basti pensare a vari post e link di Fabio Volo, che nonostante sia un ottimo scrittore,lo trovo eccessivamente sopravvalutato, a mio giudizio più uno scrittore di sceneggiature che un vero e proprio fenomeno letterario.

Finita la mia paraentesi generale e ritornando a Coelho, io incuriosita dai pareri estremamente positivi, tra cui quello di una mia amica che mi parlava di questo autore in maniera alquanto entusiasta,mi sono procurata
uno dei suoi scritti per iniziare a farmi un' idea concreta, senza l'influenza di tutti questi pareri entusiasti.

Infatti scorrendo le sue pagine con una velocità vorticosa mi sono resa conto che l'autore,
per la bellezza e la profondità dei contenuti, è ancora troppo poco pubblicizzato!

Il libro che ho letto: "Veronika decide di morire" tratta la storia di una giovane benestante che traviata dalla routine di una vita quotidiana,decide di suicidarsi.
Fallito il tentativo, viene internata in una casa di ricovero per malati mentali, chiamato "Villete" e lì scoprirà di avere una malattia cardiaca mortale,causata apparentemente dai sonniferi che aveva ingerito per tentare di togliersi la vita.
Qui Veronica conoscerà molti pazienti che si  ritrovano nella sua stessa situazione, e con ognuno intreccerà un rapporto e dovrà fare i conti con un determinato tipo di vita,completamente diverso da quello precedente,
cercando di guardare le cose in modo diverso, con altri occhi  e  con una differente intensità e valore.
In questo libro è forte e vibrante la politica del "Vivi ogni giorno come fosse l'ultimo".

Il libro è ambientato nella Repubblica Slovena, divorata già dai conflitto ordito da Milosevitch e qui si vede una meticolosità nella documentazione storica.
I molti argomenti si snodano, si sovrappongono e si amalgamano dando una completezza ed un'omogeneità totale e totalizzante.

I temi trattati vanno dall'amarezza che la vita quotidiana procura,ai pregiudizi che i degenti della casa di cura si portano dietro.

I personaggi sono molti,quasi tutti all'interno di "villete", mai le loro storie prendono piede rispetto alla principale, o si affievoliscono,ma anzi sono degli affluenti che rendono il fiume principale prosperoso e degno di essere guardato.

Il tema principale ricorrente e il messaggio che questo straordinario autore vuole darci è quello di cercare di vivere la nostra vita con i nostri limiti e le nostre piccole follie,cercare di fare il meglio per noi stessi,senza imposizioni,perchè alla fine la vita è la nostra e l'unico modo di possederla è essere solamente noi i fautori della stessa,che solamente asoltando la propria anima e il nostro cuore nonci faremo prendere da quella grigia coperta che è la routine. Coelho,riprendendo anche l'input di pirandelliana memoria,dice che in fondo i folli,non sono poi tali visto che riescono a fare tutto quello che l'istinto gli dice,senza essere giudicati.

Coelho non è solo uno scrittore, ma qualcosa di più,lui non racconta storie,lui è dentro alle sue storie,
è i suoi personaggi e le sensazioni che vivono.
Ed è questo elemento speciale che rende le sue opere capolavori come il parmigiano sulla pasta.
Nei suoi romanzi di racconta la parabola della Vita.
Se lo si legge una volta, non si può fare altro che provare a metterti in discussione perchè lui tocca proprio negli accenti dolenti, nell'anima e nella mente di ognuno di noi.
Lui non scrive con la testa, ma con il cuore ed è per questo che rende le sue opere uniche.Per questo cercherò di leggere più opere possibili,perchè leggerlo mi ha aperto l'anima.

Secondo me invece di sbandierare la Divina Commedia ,nelle scuole dovrebbero fare leggere Coelho.
I suoi libri non sono solo semplici romanzi,ma esperienza di vita.

Voto: 10

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