contatti Piccole Inquisizioni. Recensioni Amatoriali: Acqua e Sapone

martedì 24 gennaio 2012

Acqua e Sapone


Italia, 1983

Regia di Carlo Verdone.
Con Carlo Verdone, Natasha Howey, Florinda Bolkan, Elena Fabrizi, Fabrizio Bracconieri,
Michele Mirabella. 
Musiche di Fabio Liberatori,  Gaetano Curreri e Vasco Rossi.

La voglia di vedere questo film è partita dalla mia passione per il gruppo musicale degli Stadio e in particolare dall'ascolto della splendida hit degli anni '80  "Acqua e sapone".
Sapevo che era la colonna sonora di un noto film di Verdone e un po' per noia, un po' per la poca voglia di uscire, mi è partito il desiderio di vedere questo lungometraggio ;
 Di Carlo Verdone ne sento parlare sempre molto, ma dei suoi film, in realtà, ne ho visti molto pochi.
Piano piano, mi sono messa a guardare 'a pilloline' il film su You Tube e scopro che è assai godibile e piacevole.
Sandy, giovanissima modella americana, viene in Italia per sfilare e per imparare l'italiano.
Ella, in teoria, sarebbe una persona con tutte le carte in regola per essere felice: bella, ricca e contesa dalle copertine di tutto il mondo. Vi è però un grosso ma:  la madre ne
controlla ogni movimento e siccome le fa anche da manager, le impedisce in ogni modo di viversi la sua gioventù. (Le fa fare ginnastica durissima tutti i giorni, la tiene a stretto regime dietetico e le scandisce ogni momento libero con impegni scolastici e lavorativi)
Rolando è un giovane arguto e molto sensibile: laureato con 100 e lode e appoggiato dalla buffissima nonna  (che vorrebbe per lui come tutti i parenti un futuro migliore,dispensando buffissimi consigli in romanesco stretto) ed dall'amico coatto, (un sedicente sciupafemmine un po' inopportuno e pasticcione) , dà ripetizioni ad immigrati e  lavora facendo il bidello in una scuola cattolica.
Cerca sempre invano l'occasione per poter avere un sospirato lavoro adatto al suo titolo di studio e la trova fingendosi Padre Spinetti(un prestigioso ingegnante italo-americano) e dovrà dare ripetizioni nient'altro che alla nostra Sandy.
Fra equivoci tragicomici e buffissimi sketch, fra i due nascerà una tenera amicizia che col tempo evolverà in una dolce e mai volgare storia d'amore, la quale s' interromperà a contatto delle realtà completamente diverse da cui provengono entrambi.
E non dico ovviamente nulla di più, come al mio solito.

Questo film, nonostante sia impreziosito dalla comicità e dalla saggezza della fantastica Elena Fabrizi, molto più nota come Sora Lella e dalla bonaria coatteria di Fabrizio Bracconieri(Quello dei "Ragazzi della terza c" e di "Forum", per intenderci)e da situazioni simpaticamente comiche e demenziali, ha in sè temi profondi e malinconici.
La compensazione e l'incontro fra una bambina-donna e  un uomo-bambino contribuisce ad eliminare dentro di noi la convinzione che tutti noi siamo per forza nettamente adulti o bambini, mentre dentro di noi vi sono radicati degli elementi che appartengono a questi due periodi della nostra vita.
 Tra le altre cose, la moda dell'epoca di usare ragazzine per far fare a loro una carriera rigida, con ritmi da star consumate, viene affrontata come una sorta di denuncia aperta.
All'epoca era una cosa scandalosa, ma purtroppo ora fin troppe ragazzine vogliono fare le adulte e questa cosa non suscita più scalpore.I tempi sono cambiati è vero,  però io lo trovo a mio parere,  sempre un comportamento anomalo.
Tolte queste mie considerazioni e il mio cercare di sviscerare i temi, trovo che un'altro punto di vantaggio sia la bellissima colonna sonora degli Stadio, elemento che ha contribuito non poco a diffondere il film.
 Fabio Liberatori,  Gaetano Curreri e Vasco Rossi(non ancora la rockstar pacchiana che ora conosciamo) avevano scritto il testo commissionato (intitolato appunto, "Acqua e Sapone") per il film e con il suo sound fresco e riconoscibile ha fatto si che tutti ancora oggi, cantassero il motivetto.

Prendendo invece in considerazione Verdone e il film nel suo complesso, devo dire che è stato girato in modo molto delicato,  fresco e mai volgare. Ha dosato bene la comicità, il romanticismo, aggiungendo una punta di malinconica nostalgia che ha reso il film  divertente, ma che nonostante ciò, in alcuni punti fa venire un nodo in gola.

Nei pochi film che ho visto su di lui, prevaleva il lato macchiettistico e un po' tamarro.
Qui, Verdone accentua meno questo suo profilo, rendendosi leggermente più romantico e un po' più caratterista. Cambia tono di voce e registro di continuo, rimanendo pur sempre la stessa persona.
Questa estrema cura in tutti gli aspetti, fa intuire che Verdone nonostante la sua comicità, non lasci mai nulla al caso: ogni riferimento, ogni battuta è curata nel minimo dettaglio. Questa sua "maniacalità"  nei particolari è talmente ben studiata che a volte non dà nemmeno l'impressione di essere in un film, ma  addirittura in uno scorcio di una via romana.
 Il film risulta particolarmente riuscito,uno di quelli che ci fanno ricordare la giovinezza con un sorriso, prima che la vita con la sua realtà ci rendesse più prosaici e realisti.

Voto: 10 

1 commento:

  1. desideriamo sempre essere belle ricche e famose. ma è ovvio che per un ricevere così grande, bisogna pagare altrettanto.
    quindi dietro ogni star nel mondo, si nasconde qualcosa che se solo ne fossimo a conoscenza, ci farebbe passare all'istante la voglia di essere quella persona.

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