contatti Piccole Inquisizioni. Recensioni Amatoriali: Katy Reichs: Morte di lunedì.

lunedì 2 gennaio 2012

Katy Reichs: Morte di lunedì.




Siccome la mia accidia di inizio anno sembra non voler finire,vuoi per il mega cenone natalizio e di capodanno,vuoi per un bel viaggio in Toscana che mi ha portato a camminare più di quanto abbia mai fatto in vita mia,riesumerò una vecchia recensione,rivedendola e correggendola,in attesa di finire finalmente il libro che per i sovracitati motivi,ho interrotto di leggere a poche pagine dalla fine.


Questa recensione risale a settembre di quest'anno,a poco tempo dagli esami di ottobre, però nonostante il frenetico clima di preparazione degli esami ero riuscita a leggerlo, visto il mio debole conclamato per l'autrice e per - svelo qui la mia superficialità del frangente- per la copertina graficamente accattivante.
Parla di Temperance Brennan, un'antropologa forense che ha a che fare con uno spinosissimo caso di riconoscimento di giovani vittime.Fino a qui sarebbe normale, se non per il fatto che queste vittime potrebbero essere di un'epoca differente.
La scrittrice, che è pure lei stessa un'antropologa forense, lascia intravedere un'alchimia ed un'immedesimazione totale fra il personaggio e lei stessa.


Infatti proprio per questo fatto, si riesce a comprendere il perchè delle decrizioni dettagliate,di metodologie utilizzate e anche diciamolo, il lato "medico", ma allo stesso tempo "umano" di trattare le vittime.
Scorre veloce che è un piacere fra fatti di vita privata della Dottoressa ed indagini, alternate con un ritmo scorrevole,nè troppo veloce nè troppo lento, la formula giusta a mio parere per creare un romanzo.
Viene comunque spontaneo un paragone con la collega Patricia Cornwell(che adoro al pari della Reichs) e il suo personaggio Kay Scarpetta.


Ci sono molte similitudini:entrambe le autrici hanno svolto più o meno direttamente la professione dei loro alter ego letterari, alcuni elementi come l'alternarsi di vicende mediche e private, l'aiuto del poliziotto amico/nemico, della storia d'amore fra colleghi semi-segreta, la figlia/nipote di supporto, e potrei continuare per ore ecc ecc....
Però si evince il tocco di ironia e di leggerezza(senza mai scadere nel superficiale, anzi  è indice di completezza a mio parere) nel personaggio, quell'elemento in più che impreziosisce il libro, quella sfumatura della personalità che Kay Scarpetta non ha(molto più cupa e paranoica).


Il modo di reagire e di affrontare i casi e le situazioni delle loro vite è completamente diverso ed è proprio questo che rende i libri, un pochino analoghi nella struttura, ma completamente diversi.


Voto : 9

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